Alice Capelli si è avvicinata in modo particolare alla pittura e alla fotografia, sperimentando l’approccio attraverso le forme e i colori che richiamano la sensualità e l’ebrezza spirituale.

L’artista gioca con l’erotismo dei segni e dello spettro cromatico, in una dimensione eterea e onirica in cui le figure si abbandonano nello spazio.

Le sue creazioni fanno parte del progetto “Les fleurs du plaisir”, in cui l’eros non è concepito interamente nel suo aspetto più istintivo e primitivo, bensì rappresenta una costante osservazione psicologica dell’azione umana.

Il tratto è istintivo, graffiante e primordiale, dove gestualità e corpo diventano protagonisti della sua poetica.

Un linguaggio che predilige il gesto e il movimento, avvicinandosi sempre più all’azione performativa.

Le sue opere non vogliono rappresentare, al contrario, vogliono irrompere nella vita quotidiana dell’individuo. La sua ricerca si sedimenta su una danza cromatica morbida, leggera e armoniosa, al contempo energica, vivace, furiosa e ossessiva.

– Alisia Viola

Opera in mostra

“Le serpi”

Tecnica mista su tela

155 x 100 cm

2020

L’opera vede un ribaltamento simbolico del soggetto protagonista della tela.

Il serpente è sempre stato simbolo di presagi negativi, al contrario, in questo caso, le serpi assumono un significato estremamente positivo.

Simboleggiano l’amore verso la natura, verso le origini del mondo, un omaggio alla Terra feconda, creatrice di ogni cosa.

Una danza primitiva che apre e chiude il ciclo dell’esistenza.