Biografia

Sangre

Marco Francesco Sangregorio nasce a Melzo (MI) il 29 Agosto 1986. Fin da bambino è soprannominato Sangre, da qui lo pseudonimo con cui autentica le sue opere. Inizia la sua produzione artistica da autodidatta anche per via della sua professione di stampatore.

Seguendo la lezione dadaista decide di conservare gli scarti di sovrapproduzione del suo lavoro, decontestualizzarli e nobilitarli come opere d’arte vere e proprie. Ritiene ben presto, però, questo processo troppo casuale ed incontrollato. Inizia quindi a far evolvere la sua creatività verso la concezione e la realizzazione di opere a partire da zero.

Dopo una continua sperimentazione iniziale di tecniche e stili, Sangre giunge al neo dadaismo. Le opere “New Dada” sono quelle che gli consentono dal 2016 di essere selezionato per importanti esposizioni personali e collettive sia sul territorio nazionale che all’estero.

Membro del Nuovo Rinascimento, partecipa a numerosi Festival e, da ultimo, all’esposizione “artisti in permanenza” presso il Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano e i Musei diffusi del Nuovo Rinascimento – 2022. Di pari passo vanno le pubblicazioni e l’esordio nel mondo dei media con interviste in radio e televisioni locali.

A Dicembre 2019, inoltre, è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Arti Visive presso l’Accademia di Santa Sara ad Alessandria. Nel 2022 inizia a interessarsi di arte digitale in prospettiva di un ambizioso progetto nel mondo degli NFT.

Testo critico

Sangre: il New Dada e la Meta-verità

Il dadaismo, considerato entro una prospettiva storico-artistica, si colloca per molti aspetti sul crinale in cui il vertice del genio artistico occidentale sfuma nella provocazione concettuale extra-artistica. Con Dada l’arte al contempo diviene eterna e uccide se stessa. Alla volontà di fissarsi, impertinente e coraggioso, su questo crinale proteiforme e liminale, si richiama Sangre (nome d’arte di Marco Francesco Sangregorio).

La sua opera si dimena creativamente nella logica extra-razionale del paradosso, facendo dell’ironia la chiave di una ricostruzione artistica dell’universo. Il cosmo New Dada di Sangre rifiuta l’ordine, invoca il caos come sfida, esprime l’urgenza del rinnovamento socio-culturale.

New Dada rappresenta per Sangre l’evoluzione di un percorso artistico da autodidatta, partito dall’astrazione, mossosi attraverso l’arte figurativa e ritrattistica, approdato a un’arte che irride se stessa, annuncia il suo stesso tramonto, mostrando la bellezza della vacuità, la profondità del non-senso, la potenza estatica dell’eccentricità.

Giunto recentemente all’impiego di tecniche digitali, Sangre implementa la radicalità del New Dada svolgendo una meta-critica alla società dei consumi, dello spettacolo e della globalizzazione.

La tecnica, la cui stessa natura, come la filosofia del Novecento ha ben mostrato – si pensi solo alla gigantomachia heideggeriana – conduce a esiti nefasti in forma impersonale e necessitante. La sua essenza, infatti, non è nulla di tecnico, bensì la sostanzializzazione di una visione del mondo radicalmente alternativa a quella umanistica.

Sangre vi si oppone con un gesto di radicale sfida: la cultura umana, riconquistando il proprio posto nel mondo, suggerisce che una tecnica “altra” è sempre possibile. In questa cornice le ipocrite “missioni di pace” assurgono a monito dei rischi di uno scollamento radicale fra realtà e linguaggio.

L’era della Post-verità genera mostri, serve una Meta-verità capace di generare sogni e bellezza.

Luca Siniscalco

Opere in mostra

Sangre

Sangre’s Digital New Dada 8

Elaborazione grafica e stampa su pannello Fotografico

40 X 40 cm

Anno 2022

Sangre

Sangre’s Digital New Dada 9

Elaborazione grafica e stampa su pannello Fotografico

40 X 40 cm

Anno 2022